Il Forum Ligure delle Associazioni Familiari ha accolto con favore l’approvazione al Consiglio Regionale del 27 ottobre 2015, della mozione denominata “NO alla Teoria del Gender”, proposta dai Consiglieri Matteo Rosso e Alessandro Puggioni, assieme ad una seconda mozione analoga presentata da Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio.
Ci sembra un passo importante verso il rispetto della crescita dei bambini e dei ragazzi.
La Teoria del Gender, che poco ha a che fare con il tema dell’omosessualità, è una teoria che alcuni stanno cercando di diffondere nelle scuole, senza troppa informazione. Questa teoria vorrebbe portare i ragazzi a pensare che debbono essere loro a decidere se essere uomini o donne, al di là del corredo cromosomico ricevuto.
Ma l’accoglienza di sé e del proprio corpo, è una delle prime grandi sfide che un bambino ed un adolescente affrontano, come tutti i genitori ben sanno, vedendo i propri figli ammirarsi compiaciuti allo specchio un giorno e chiusi in camera al buio il giorno seguente perché, a detto loro, sono brutti e non valgono niente.
Questo passaggio, che tutti abbiamo attraversato, se ben accompagnato, è il preludio fondamentale alla capacità di accoglienza dell’altro, necessariamente diverso da come io penso o voglio che sia.
Se un ragazzo non impara ad accogliere se stesso, con le sue luci ed ombre, sarà capace di accogliere l’altro, con le sue proprie luci ed ombre?
Ma anche: se un ragazzo non impara a rispettare responsabilmente la natura che esprime il proprio corpo, perché indottrinato a disporre di esso a proprio piacere, riuscirà un domani ad essere rispettoso del mondo che lo circonda?
Inoltre il criterio di scelta prelude necessariamente ad un giudizio di valore per cui io scelgo, ciò che è meglio e lascio ciò che è cattivo o quanto meno, meno “buono”.
Per i sessi però non si può dare un giudizio di valore se non ritornando a società sessiste da cui ci si è, purtroppo solo parzialmente, allontanati con estrema fatica e con il sacrificio di molti.
Abbiamo quindi apprezzato particolarmente l’attenzione, esplicitata nella mozione, al rispetto del corpo e dello sviluppo del bambino chiamando le famiglie ad essere responsabili protagoniste delle scelte educative che riguardano i propri figli.
Conclude il Presidente Dott. Franco Zanoni: “in fondo la domanda fondamentale è sempre la stessa: in quale tipo di società vogliamo vivere e quale società vogliamo preparare per i nostri figli?”