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Set 14

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Comunicato stampa congiunto del Forum Ligure e di Genova: “APPELLO PER GENOVA A UN MESE DAL CROLLO DEL PONTE MORANDI”

“APPELLO PER GENOVA A UN MESE DAL CROLLO DEL PONTE MORANDI”

Il Forum delle Famiglie della Provincia di Genova ed il Forum Ligure delle Associazioni Famigliari desiderano porre in evidenza l’impatto che questa tragedia ha avuto e continua ad avere sulle famiglie.

Con questo gravissimo disastro si sono perse 43 vite; intere famiglie sono state cancellate e altre sono state spezzate. A quanti hanno subito un lutto il Forum esprime la propria vicinanza. Nell’attendere giustizia da parte della Magistratura, emerge dalle informazioni raccolte da stampa che queste vite sarebbero state sacrificate dall’incuria, dalla sete di profitto, dalla disattenzione nella gestione e nel controllo, se non da quantomeno inopportune commistioni tra controllori e controllati e tutto ciò in relazione ad un servizio che riguarda milioni di cittadini e ciascuno di noi. Occorre che Governo e Parlamento pongano le condizioni perché quanto accaduto in Valpolcevera non si ripeta.

Con il disastro è anche venuta meno l’agibilità delle case nella zona vicina al ponte e questo ha impattato su circa 650 persone che sono state sfollate. Famiglie sradicate dalla loro quotidianità che devono affrontare incertezze e disagi. Un problema gestito con tempestività e impegno da parte degli amministratori locali ma che lascia ancora aperta per le famiglie interessate, la questione di permettere loro almeno il ritiro degli effetti personali in sicurezza, ma soprattutto di dare loro una soluzione abitativa definitiva ed un equo risarcimento dei danni subiti.

Con il disastro hanno subito danni le attività produttive e il commercio. Gli impatti diretti, sulle imprese che avevano sede nella zona di sgombero, sono evidenti con attività bloccate e lavoratori già in cassa integrazione o in ferie forzate. Ma è il tessuto produttivo e distributivo dell’economia locale che sta già ora soffrendo per le necessariamente mutate scelte dei cittadini in merito ai negozi presso i quali acquistare e per le necessariamente mutate scelte di fornitori e clienti delle Piccole e medie imprese della Polcevera e dal Levante: un muro ha tranciato il Ponente allontanando ciò che era vicino. Un muro da abbattere per il quale chiediamo alle autorità competenti la massima celerità: ne va della stabilità di migliaia e migliaia di cittadini e delle loro famiglie che si stanno sin d’ora trovando in difficoltà come imprenditori, esercenti, artigiani, dipendenti, professionisti e che presto potrebbero trovarsi con problemi seri di bilancio famigliare!

Con il disastro si teme per il Porto e per la logistica, nonché per le scelte strategiche di operatori che sono in grado di portare lavoro e crescita economica diretta e nell’indotto e che potrebbero fare altre scelte a fronte di una non celere ricostruzione del ponte e di un efficace ripristino della viabilità stradale e ferroviaria. Il Porto e tutta Genova si sono allontanati dal resto del Paese e dell’Europa. Un allontanamento per il quale chiediamo alle autorità competenti di agire per il ripristino e la ricostruzione in tempi celeri e soprattutto certi al fine di non far modificare scelte strategiche importanti che impatterebbero su prospettive di sviluppo riguardanti migliaia di cittadini e le loro famiglie.

Con il disastro la mobilità ha delle gravissime difficoltà. L’impatto sulle famiglie composte da lavoratori, studenti, da persone che devono muoversi nella città per assolvere ai loro compiti ha riflessi pesantissimi sulla vita quotidiane di giovani ed anziani. Le imprese che vedono aumentare i costi e conseguentemente ridurre la competitività, le famiglie che per andare al posto di lavoro allungano quotidianamente i tempi di viaggio di ore, le persone che necessitano di assistenza sociale (specie i così numerosi anziani) si sono allontanati dai servizi, chi necessita – a fronte di urgenze sanitarie importanti – di essere trasportato ad un “Pronto soccorso” adeguato spesso impiega non meno di un’ora….

Le famiglie di Genova, nella consapevolezza dell’importanza di un’azione tempestiva, chiedono con determinazione che:

  • Siano ripristinate condizioni di mobilità locale accettabili. Lavoro, scuola, sanità dipendono dalla mobilità ed è urgente riaprire le linee di comunicazione stradale e ferroviaria in Valpolcevera.
  • Siano custodite le imprese. Quanti hanno competenza si adoperino perché alle aziende genovesi siano garantite condizioni che consentano di lavorare. Questo è il modo corretto di sostenere Genova, le sue imprese, i suoi lavoratori, le sue famiglie.
  • Siano pensate soluzioni di lungo termine. Genova, la Liguria e l’Italia, hanno bisogno di un ponte del Polcevera in tempi rapidi e certi e di infrastrutture adeguate.

E’ il momento che ognuno si assuma la propria responsabilità: l’autorità Giudiziaria, il Governo, le autorità locali, le imprese, i lavoratori, gli studenti, le famiglie tutte devono operare concordemente con l’obiettivo di ripristinare la viabilità e i collegamenti tutti, ricostruire e fare scelte strategiche. Occorre “fare presto”.

Le attività economiche sono in difficoltà e le famiglie ne soffrono immediatamente le dirette conseguenze. Il muro è ancora lì, i progetti sono ancora troppo incerti e mutevoli, i tempi non definiti. Occorre “fare presto”.

Il Forum delle Associazioni familiari della Provincia di Genova ed il Forum Ligure delle Associazioni Famigliari sono disponibili a collaborare con le Istituzioni al miglior servizio alle famiglie nei modi e nelle forme che saranno dalle stesse ritenute più opportune. Il “fare presto” non vuole essere soltanto un appello, ma vuole essere la cifra dell’impegno di ciascuno ed in primis nostro all’azione concreta.

 

14 Settembre 2018

Forum delle Associazioni Famigliari della Provincia di Genova

Forum Ligure delle Associazioni Famigliari

 

 

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